ABOUT ME/VISIONE e POETICA
Operare nel campo dell'immagine è un po' come stare alla
finestra: guardare il panorama che cambia, la luce, il sole,
le cose, le persone, il vento, il buio, la luna; poi stanchi
si chiude la finestra. Magicamente compare un'immagine
riflessa sul vetro : noi stessi! Ogni immagine è un
autoritratto.
La parola occhio deriva da una radice in sanscrito e in
ebraico che significa fontana. Non è un organo che riceve
vibrazioni da quel che sta fuori, è un proiettore. Perciò
proietto il mondo nel quale vivo.Uno sguardo sul dentro e sul
fuori, una visione che parte dall'occhio per arrivare al cuore
(dell'esistente). Un percorso dello sguardo: dal battito di
ciglia alla concretezza sulla carta infine nella rete del
mondo.
Nella mia quasi trentennale carriera, di fotografie ne ho
viste e fatte di “ tutti i colori”, le più belle sono stampate
nelle mia memoria perché sono quelle che ho vissuto e in
quell’attimo vitale non ho potuto o voluto congelarle in una
fotografia.
Le fotografie mi raccontano e raccontano il viaggio che
condividiamo in questo mondo : sono degli appunti, note che ci
accompagnano lungo la vita e che ci donano emozioni e fanno
affiorare ricordi che sono sepolti nei più nascosti recessi
della nostra anima..
Il mio progetto "Insonnia": il viaggio dell’uomo solo che
esplora nella lentezza della notte, nelle emozioni della luce
e nella libertà da altri sguardi, il mondo dove vive e dove ha
vissuto per rinnovare un dialogo con i suoi ricordi. Il suo
occhio ascolta la sua solitudine e fa da guida in questo
viaggio e troverà nel confine tra il giorno e la notte, tra
l’essere vivo e il non essere visto, una traccia possibile :
quella di sentire in una maniera originale e immobile l’eco
degli avvenimenti che si svolgono altrove.
Un altro mio progetto "Les miroirs de Rue Saint Denis": Rue
Saint-Denis è una delle strade più antiche di Parigi :
tracciata dai Romani nel primo secolo e percorsa nel medioevo
come via dei trionfi dei re fino alla grandiosa Cattedrale di
Saint Denis a nord di Parigi. Ai nostri tempi è luogo di
prostituzione ma non solo : infatti l’attività di ragazze e
donne provenienti da tutto il globo è condivisa con atelier di
prêt-à-porter, bar, ristoranti asiatici che stanno
rimpiazzando rapidamente questi piccoli laboratori artigianali
di vestiario. La strada fin dal primo mattino si presenta
piena di”vita” in tutti i sensi: dato che le folkloriche
ragazze condividono gli spazi con il via-vai dei lavoratori di
tutte le attività commerciali e naturalmente con i clienti
delle suddette. Rue Saint Denis non è assolutamente
assimilabile ai classici e squallidi quartieri a luci rosse
dei paesi del nord Europa ma conserva o almeno tenta di
conservare una sua peculiare gaiezza e spudoratezza francese.
Il film “Irma la dolce” di Billy Wilder è ambientato nel
quartiere di Rue St Denis !. O il tragico monologo "La nuit
juste avant les forêts" di B-M. Koltés, sicuramente ambientato
in Rue St Denis. Le mie fotografie scattate nel corso di
numerose visite, effettuate a mero scopo socio-culturale,
risalgono alla fine degli anni ottanta e ai primi anni dei
novanta. Ora il fenomeno si è ridotto di molto anche a causa
della speculazione edilizia (la strada è in pieno centro e il
valore degli immobili è immenso) e anche a nuove campagne
neo-moralizzatrici a cui il movimento organizzato delle
prostitute parigine ha tentato di opporsi organizzando ogni
anno il “pute pride” specie di “orgoglio della puttana” sulla
falsa riga del “gay pride”.
La memoria può essere pubblica e privata. La memoria pubblica
è la memoria di un popolo, di una nazione, del nostro mondo:
l'evoluzione della politica, del sociale; i cambiamenti dei
costumi, i cambiamenti dell'architettura, della tecnologia, i
cambiamenti del lavoro, e sono i cambiamenti che coinvolgono
la gran parte della gente che vive in questo pianeta.
Tutti hanno una memoria privata ricordi di famiglia, ricordi
del primo amore, ricordi dei propri genitori poi dei figli,
dei fratelli etc. Quello che si interiorizza nei primi anni
della nostra vita, ci dicono, formerà per l'intera nostra
esistenza il carattere, la propensione alla gioia o viceversa
alla cupa fatica di vivere.